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ZANZARE

Zanzara & Virus West Nile: cosa sapere per proteggerti

Il virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus, WNV) è diventato una realtà concreta anche in Italia. Questo articolo ti spiega cosa è, come si trasmette, quali rischi comporta e cosa puoi fare per difenderti.

Che cos’è il virus West Nile
• È un arbovirus del genere Flavivirus. 
• Viene trasmesso principalmente da specie di zanzare del genere Culex, in particolare Culex pipiens. 
• Il ciclo naturale del virus prevede come serbatoio gli uccelli selvatici; le zanzare pungono gli uccelli infetti, acquisiscono il virus, poi possono trasmetterlo a mammiferi (inclusi gli esseri umani) ma non c’è trasmissione da persona a persona. 

Sintomi e decorso
• In circa l’80% dei casi l’infezione è asintomatica. 
• Nel ~20% dei casi si manifestano sintomi simili a una febbre: febbre, mal di testa, nausea, dolori muscolari, a volte rash cutaneo.

Zanzara & Virus West Nile: cosa sapere per proteggerti

Il virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus, WNV) è diventato una realtà concreta anche in Italia. Questo articolo ti spiega cosa è, come si trasmette, quali rischi comporta e cosa puoi fare per difenderti.

Situazione in Italia
• L’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dal West Nile. I casi umani confermati nel 2025 sono molti, specialmente nella stagione estiva, con un numero significativo di decessi. 
• Alcune Regioni hanno registrato casi autoctoni, cioè non importati dall’estero, segno che il virus sta circolando stabilmente sul territorio. 
• Le autorità sanitarie e ambientaliste stanno monitorando attentamente il fenomeno tramite la sorveglianza su zanzare, uccelli, cavalli e persone. 

Perché il fenomeno sta aumentando
• Clima più caldo: estati più lunghe, inverni meno rigidi favoriscono la proliferazione delle zanzare. 
• Acque stagnanti: raccolta d’acqua, ristagni, pozzanghere e luoghi dove l’acqua non defluisce diventano focolai larvali. 
• Mobilità e viaggi possono favorire la diffusione del virus o delle zanzare vettori, anche se la maggior parte dei casi autoctoni non dipende da importazioni recenti.

 

RODITORI

🐭 Roditori in azienda: rischi, danni e soluzioni efficaci

La presenza di roditori negli ambienti di lavoro non è solo fastidiosa, ma rappresenta un grave pericolo per la salute, la sicurezza e l’immagine di un’azienda. Topi e ratti, se non controllati, possono causare danni significativi a strutture, merci e impianti, oltre a diffondere malattie.

I principali rischi legati ai roditori

1. Problemi igienico-sanitari

I roditori possono trasmettere numerose malattie attraverso urine, feci e saliva. Tra queste rientrano salmonellosi, leptospirosi e hantavirus. La loro presenza compromette quindi la sicurezza alimentare e la salute delle persone.

2. Danni a strutture e impianti

Topi e ratti hanno l’abitudine di rosicchiare cavi elettrici, tubature e materiali da costruzione. Questo può provocare:
• cortocircuiti e incendi;
• danni a macchinari e impianti;
• deterioramento delle merci stoccate.

3. Impatto sull’immagine aziendale

Un’infestazione di roditori scoperta da clienti, partner o autorità sanitarie può danneggiare seriamente la reputazione dell’azienda, con possibili conseguenze economiche e legali.

Dove si annidano i roditori in azienda
• Magazzini e depositi con scorte alimentari o materiali organici.
• Piazzali e aree esterne con rifiuti o vegetazione trascurata.
• Locali tecnici e sottoservizi dove trovano passaggi e nascondigli.
• Zone con presenza di acqua stagnante.

Soluzioni efficaci per la derattizzazione

Interventi professionali

Affidarsi a un servizio specializzato è la scelta migliore per eliminare il problema in modo sicuro e definitivo. I professionisti utilizzano:
• trappole e sistemi di cattura certificati;
• prodotti rodenticidi autorizzati e a basso impatto ambientale;
• monitoraggi periodici per prevenire nuove infestazioni.

Buone pratiche di prevenzione
• Mantenere gli ambienti puliti e ordinati.
• Sigillare fessure, crepe e accessi agli edifici.
• Eliminare fonti di cibo e acqua non necessarie.
• Curare le aree verdi per ridurre i possibili rifugi.